Intimidirsi è normale. Rischiate e dichiaratevi senza timori: sentimenti (e desiderio sessuale) sono comunque lusinghieri
"Molte persone, quando si tratta di tentare di conquistare qualcuno dal quale sono molto attratte, si scoprono inspiegabilmente timide. Non sanno più come comportarsi, diventano goffe, tendono a chiudersi e, anzichè tentare di iniziare una qualunque conversazione, si zittiscono con il risultato che, non solo non riescono minimamente ad interessare l’oggetto dei loro desideri, ma rischiano che lui (o lei) non sappia nemmeno della loro esistenza! È sempre solo una questione di bassa autostima? Non solo. L’attrazione sessuale infatti porta a sperimentare un livello di eccitazione che solitamente non è presente nella relazione con semplici conoscenti. Chi si sente attratto da una persona sconosciuta sente di avere delle tensioni non opportune nei confronti di qualcuno che non appartiene alla sfera dell’intimità. Ed è difficile simulare un atteggiamento distaccato quando l’unico desiderio sarebbe di toccare, baciare e abbracciare chi ci si trova. C’è il timore di esser scambiati per individui che “vogliono solo quello” e già questo è sufficiente per scoraggiare ogni iniziativa di seduzione. Il desiderio sessuale e l’attrazione però non sono di per sè disdicevoli. Lo diventano quando rappresentano l’unico motore che spinge alla frequentazione di una persona e soprattutto quando le proprie intenzioni non vengono chiaramente esplicitate all’altra, ma vengono nascoste dietro ipocriti “ti amo” o “non posso vivere senza di te”. Non bisogna quindi vergognarsi di ciò che si prova perchè dichiarare ad una persona la propria attrazione significa esplicitarle la propria considerazione e ammirazione e, anche se non ricambiata, sono comunque sentimenti che lusingano."
giovedì 12 agosto 2010
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