Ad agosto avevo scritto un post intitolato "Bellissima serata del 6, stupenda mattinata del 7. Grazie."
Ho trascorso l'ultimo fine settimana provando tanti sentimenti, forti e allo stesso tempo piacevoli, come in quell'occasione.
Questo fine settimana l'ho trascorso in viaggio, come di consueto; però, l'unico momento di solitudine è avvenuto durante il tratto in auto verso il Piemonte, verso Alessandria precisamente. Ci sono andato per ritrovare una persona con la quale mi sono visto solo in tre occasioni: durante il congresso che ha organizzato ad Ischia nel 2006; a Napoli due mesi dopo quell'evento e lo scorso gennaio a Genova. Abbiamo i contatti su facebook e su MSN e quando possibile riusciamo a trascorrere del tempo scambiando due chiacchiere.
Un pò pochi gli incontri ma la verità è che sono stati più che sufficienti per instaurare un ottimo rapporto e scoprire tanto su di lei e su di noi. Specialmente quest'ultimo, fondamentalmente direi.
Probabilmente non mi conosce abbastanza eppure è stata "coraggiosa" nell'ospitarmi a casa sua, senza sapere con chi avesse a che fare. Mi ha confidato tantissimo su di lei, sulla sua vita, sulla famiglia, sulle giornate trascorse ad Alessandria e al lavoro; sulle sue storie passate ... quella presente ... gli "errori" commessi.
Abbiamo toccato argomenti ancor più personali, intimi, a tratti ridendoci sopra e sdrammatizzando con ironia.
Ho principalmente ascoltato, come al mio solito e per amore, ed ho incamerato una mole di informazioni su di lei tale da capire quanti cambiamenti ha effettuato in tre anni e quanti altri ne ha in cantiere di compiere se solo riuscisse ad esprimere, come vorrebbe lei, quanto ha dentro. E devo dire che il modo in cui li ha espressi sabato, e domenica in particolare, mi ha profondamente colpito. Non potrò dimenticare, tra tante, come ha descritto il suo nuoto teatrale.
Era reale.
Vivere momenti così particolari non mi capita spesso. Vivevo in maniera fortemente empatica.
Nonostante questo, non ho trovato il coraggio di esprimere e di dire quanto effettivamente sentivo in quei frangenti, per paura probabilmente di rovinare tutto. Per consuetudine familiare e sociale.
Il mio famoso "Rischiare".
Me lo ha anche fatto notare lei, quando mi ha chiesto di raccontarle della mia relazione vissuta a Ferrara e perchè ho avuto solo quella storia fino ad ora: non bisogna temere di provare, male che vada si prende un rifiuto, si incassa e si ritenta.
Molte di quelle cose non dette le può trovare scritte nelle pagine di questo blog. Lei non sa che l'anno scorso, poco dopo l'apertura della sua pagina, anch'io ho cominciato a scrivere i miei pensieri e stati d'animo su uno spazio, senza che NESSUNO sapesse cosa scrivessi.
Ho pensato che lei possa essere la prima persona alla quale far leggere la mia vita.
Mi piacerebbe darle questo URL per farmi conoscere meglio.
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