martedì 12 ottobre 2010

Criticità

Per esser visto come un razionale, dovrei possidere un'enorme spirito critico con cui sviluppare pensieri indipendenti.
Ebbene, non mi sembra di essere una persona dotata di un profondo spirito critico nei confronti di ciò che mi circonda.
Non mi domando i perchè, a meno che non sia accaduto qualcosa che rapisca totalmente i miei pensieri o sia qualcosa che riguardi il mio essere. Quel "quid" in più che fa la differenza, pesante, tra me ed i miei amici/colleghi.
Mi sono accorto di questa mia limitata criticità domenica sera, mentre ero in compagnia di due amici nonchè colleghi di lavoro.
"Casus" dell'interessante discussione è stata la difficoltà nel reclutare nuovo personale e siamo giunti a parlare d'incapacità del nostro dipartimento ad assumere personale straniero.
Spero di riuscire a descrivere tutto in maniera concisa e lineare.
I capi fanno fatica a reclutare nuovo personale. Sarà che hanno una soglia di aspettative altissima ma accade anche che mormorano per alcune assunzioni già fatte perchè spinti dal fare paragoni. Sembra che questi soggetti li abbiano scelti perchè costretti a portare avanti il lavoro. A questo punto della discussione, sono intervenuto io dicendo che basterebbe estendere il reclutamento all'estero per soddisfare i nostri bisogni.
Troppo semplicistica la proposta!
In linea di principio, noi siamo inquadrati come "Post-doc", cioè persone capaci di portare avanti un filone di ricerca in maniera del tutto indipendente da tutto e da tutti e tale da indicarci la carriera per diventare un futuro ricercatore. La realtà dei fatti è che noi siano "Scientist", cioè figure professionali che lavorano per un progetto già esistente, determinato e supervisionato da altri, come avviene in un'azienda privata.
Uno straniero non verrebbe mai a lavorare da noi perchè non farebbe mai le funzioni di vero "post-doc" ma di "Scientist": americani, inglesi, tedeschi e chiunque provenga da una nazione un minimo migliore dell'Italia, non accetterebbe mai una condizione del genere. Avrebbero lavoro all'estero che soddisferebbe in pieno le loro richieste, ad ogni angolo.
Per vedere uno straniero, bisognerà aspettare che il nostro dipartimento si faccia un nome, delle pubblicazioni e scopra qualcosa di estremamente importante. Solo allora, gli stranieri arriverebbero ... ed io aggiungo come opportunisti, perchè ... allora ... quando ci si mette in gioco e si scommette su se stessi e sulla nuova attività? ... un pò come ho fatto io lasciando un lavoro per un'altro, sapendo cosa mi aspetterà tra qualche anno.
I miei amici mi facevano notare il motivo per cui, da un pò di tempo a questa parte, non si fa altro che attribuire a noi ricerche fatte da altre parti, si pubblicano pezzi di articoli sui maggiori quotidiani nazionali con una frequenza tale da far ingelosire qualsiasi VIP e riceviamo e-mail (insistenti) da parte della "segretaria" affinchè le annunciassimo gli articoli pubblicati di recente da persone afferenti al dipartimento: tutte queste informazioni, saranno utilizzate dal dipartimento per farsi pubblicità ed attirare con specchietti per le allodole gli stranieri.

Vero è che gran parte di questo ragionamento è frutto di domande fatte da parte di uno dei due colleghi presenti con me ad alcuni degli anziani ... però le domande ed i perchè se li pongono!

Alla fine di tutta questa storia: non è che la mancanza di criticità possa in qualche modo influenzare la mia capacità di suscitare interessamento verso gli altri?

Nessun commento: