sabato 23 ottobre 2010

Trial & Error

E' un modo di dire usato in ambito scientifico: si studia un certo fenomeno sperimentandolo, senza metterci troppo lavoro intellettuale. Si prova, si registra il risultato, se non è soddisfacente si ritenta facendo esperienza degli esperimenti precedenti, fino a giungere al risultato desiderato.

Dicono che la vita sia un "trial & error" continuo: si impara dalle proprie esperienze positive e negative, si ritenta se è andato male, cercando di migliorare durante le volte successive.
Non ci si dovrebbe sentire frustrati se, per qualsiasi motivo, le cose non andassero come ci si aspettasse: si è fortunati, o dotati di qualche talento speciale, se si realizzassero ... magari questo talento potrebbe chiamarsi esperienza ... chissà.

Non ci si dovrebbe neanche aspettare che qualcuno sostenga i nostri tentativi perchè è difficile, una volta abbandonata la tenera età, che qualcuno comprenda quanto bisogno di fiducia si abbia bisogno da parte degli altri: si vuole che ognuno trovi fiducia prima di tutto in sè stessi, nelle proprie capacità.

Provare e constatare che certe cose vanno (sempre) male, fa tendenzialmente cadere nella sensazione di incapacità.
Questo, scoraggia nel ritentare e riprovare.

Mi fa strano ripensare a quelle persone che ho conosciuto nel corso della mia vita, le quali ci provavano indiscriminatamente con chiunque, pur di conquistarle. Una volta, non concepivo questo modo di fare. Forse, oggi riesco a comprendere il perchè di alcuni loro atteggiamenti, almeno di una parte di essi, non di tutti: cercavano solo d'imparare.

Oggi, ho guardato le cose da un altro punto di vista: non più dal livello quotidiano "zero" ma da più in alto.
Ho visto sempre le stesse cose che si trovano giù, ma la prospettiva era diversa.
Non è una differenza da poco.
E'     e   n   o   r   m   e.

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