mercoledì 7 ottobre 2009

2 euro 2 speranze

La vicenda che desidero raccontare oggi è lo scambio di una moneta da 2 euro tra me ed una vecchia conoscenza di questo blog.
Questa persona ora è mio collega di lavoro, è un buon amico ma ogni tanto mi ferisce pur facendolo involontariamente.

Mi ha portato una moneta da 2 euro tedesca con effigie speciale, per le celebrazioni dei 20 lander.

Ovviamente, l'ho ringraziato molto per il gesto, gli ho restituito il controvalore ma l'ho esortato a non istigarmi a collezionare anche le monete da 2 euro altrimenti sono tanti bei soldi che vengono meno!

Lui, che ha sempre qualcosa da dire, sempre e subito, risponde che la collezione è un valore e mal che vada sono soldi sempre spendibili in futuro, magari in caffè o a bere qualcosa specialmente quando smetterò di chiudermi a riccio e ricomincerò a pensare alle donne.

Grande! Ottimo modo per rovinarmi il resto della giornata (tanto per intenderci: abbiamo parlato di questo verso le 10 del mattino ...).

Sto proprio cercando di aprirmi, con immense difficoltà e con tempi lunghissimi ma non ne vedo via d'uscita.
C'è una ragazza che mi interessa molto, molto amica del vecchio inquilino di casa che ho sostituito e con il quale ho stretto una certa relazione d'amicizia, che spesso mi parla di lei.
Il problema è che non riesco a trovare un punto di contatto, non ce la faccio proprio. Mi sento bloccatissimo e più ci penso e più i blocchi aumentano.
Abbiamo bevuto un caffè assieme, una volta; sapeva che ero suo collega e che conoscevo Andrea dato che le aveva parlato lui di me. Quando ero ad Urbino, ho ricevuto una sua e-mail in cui mi chiedeva chi fossi.
Ho pensato che parlarne di persona sarebbe stato meglio, ecco come si è arrivati all'incontro.
Ovviamente le ho detto chi ero, tramite una foto, ma l'ho anche invitata per un caffè.
Ci siamo scambiati i profili su Facebook, l'indirizzo su MSN, ho provato una volta a chiacchierare con lei via internet e a domandarle se voleva prendere un altro caffè ma non ho sentito "mordente". Ci incrociamo solo un attimo a mensa, ci salutiamo, al massimo uno scambio di battute brevi. Poi, null'altro. Mi piacerebbe scoprirla di più, ma non so come fare, non trovo il coraggio di superarmi. Quell'unica volta che abbiamo parlato, ho scoperto che è una persona interessante con alcune attività comuni. Tramite Andrea, poi, ho saputo che abbiamo trascorso più o meno le stesse vicende sentimentali.
E' una ragazza che non passa inosservata e questo non mi facilita le cose, affatto.

Alle donne ci penso; chiudermi a riccio lo faccio in conseguenza di paure insormontabili.

Magari bastassero solo due euro per risolvere tutto!

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