Sono in dubbio se scrivere un'unico commento oppure separarlo in due, data la vastità di parole che scriverò. Intanto inizio, poi deciderò in corsa.
Tra ieri ed oggi sono successe un paio di cose che non mi stanno affatto bene e di cui ne ho risentito parecchio oggi mentre ero al lavoro.
Ieri sera, ho prestato servizio sull'ambulanza, assieme alla solita squadra del mercoledì sera, cioè un uomo ed una ragazza di 19 anni. Ci sono stati solo un paio di casi di una certa importanza. Il primo, una signora anziana caduta in casa con sospetta frattura del femore. Si è pensato un pò sul da farsi prima di prendere la tavola spinale e caricarla sopra, sperando di fare il meno male possibile all'anziana donna. La mia proposta era di usare l'estricatore in posizione invertita, in modo tale da immobilizzare anche il bacino oltre che la gamba. A pensarci ancora meglio, sarebbe stato anche di aiuto l'uso della barella a cucchiaio per posizionarla sulla tavola spinale.
Noto solo adesso che la manovra dell'estricatore è quella suggerita nel manuale che ci avevano fornito durante il corso. Bene, proprio a questo volevo arrivare con il discorso: ancora una volta suggerisco qualcosa di corretto ma non viene preso minimamente in considerazione.
Difatti, la risposta che mi viene data dalla ragazza è che l'estricatore non serve a nulla perchè non immobilizza l'arto fratturato. Si fa come dicono loro.
E uno.
Secondo caso. Incidente stradale sulla Siena-Firenze. Fortunatamente nulla di grave all'unica persona coinvolta nell'accaduto, tant'è che lo abbiamo trovato fuori dalla macchina al lato della strada. Dell'incidente di per sè niente da dire ... solo qualcosa che è accaduto durante il tragitto verso l'ospedale. Alla domanda della vittima sulla quantità di fila e d'attesa, stavo rispondendo che di solito con l'ambulanza c'è una certa priorità e che si avanza lungo la fila. Neanche il tempo di dire la metà di questo pensiero che subito vengo zittito e invitato, sempre dalla ragazza, a non rispondere mai in questo modo per evitare che i furbi se ne approfittino.
Come se già non lo facessero o non si sapesse.
Ancora una volta, una mia opinione stroncata di netto.
Con due aggravanti.
La prima, che mi faccio mettere i piedi in testa anche da una ragazza di 19 anni che per quanta esperienza da soccorritrice possa avere (1, 2 anni al massimo), non ne ha di vita.
La seconda, è che io stesso lo lascio permettere e non faccio/dico nulla in risposta!
Non so se per evitare di attaccare liti (il che è probabile) o per lasciar spazio alla prepotenza e all'incapacità di ascolto da parte delle persone.
Sta di fatto, che queste situazioni aumentano solo il mio malessere, ancor di più perchè ne sono ormai pienamente cosciente e consapevole.
Grazie alla mia famiglia, che si è sempre comportata in questo modo nei miei confronti e che non mi ha dato modo di difendermi nella giusta maniera.
L'avvenimento di oggi, invece, ha luogo sul lavoro. Purtroppo, oggi per la prima volta ho combinato un serio danno ad uno strumento. Nulla di irreparabile o di estremamente costoso, l'unico fastidio è stato solo una lunga attesa e ben tre persone che si sono adoperate per risistemarlo. Non mi sono sentito in colpa per l'accaduto, è stato un incidente ed una disattenzione certo ma, proprio per definizione di incidente, cioè qualcosa di imprevedibile ed involontario, non ho provato sensi di colpa. Ripeto, solo fastidio per il disagio creato, ed essermi "messo in mostra" in questo modo.
Non so perchè ma a questo incidente ho collegato la mia vita da bambino. Se fosse successo in casa un fatto del genere, sarebbero volate grida e mazzate dure. Ed ho ripensato a quando andavo in bicicletta e magari cadevo, proprio per incidente. L'unica cosa che mi ricordo è che avrei avuto il terrore di tornare a casa e farmi vedere ferito e con i pantaloni strappati perchè sarebbero volate botte pesanti. E' successo tante volte.
Ovvio che non accade più ora, alla mia età, e ci mancherebbe pure! Ma ho pienamente compreso come la mia famiglia mi abbia troppo negativamente influenzato il carattere. Come altre istituzioni sociali.
L'introversione, la mancanza di fiducia in me stesso, il non farsi ascoltare e il non rispettare le mie idee, le mie aspirazioni, i miei desideri. Ci credo che ho sempre vissuto una situazione difficile con tutti quelli con cui coabitavo sotto lo stesso tetto di casa! Ci credo che ero insistente quando volevo stare in compagnia dei miei fratelli perchè desideravo la loro presenza e considerazione e invece finiva sempre a botte!
Quando ero a Ferrara, avevo cambiato molto sull'introversione e stavo iniziando a lavorare con minimi successi sugli altri aspetti.
Mi rendo conto che qui a Siena ho fatto un lungo e spaventoso balzo all'indietro. "Casus belli" è stata anche la vicenda sentimentale di due anni fa che ha frantumato tutto il lavoro compiuto.
Per questo, non voglio far altro che viaggiare, stare solo con me stesso e dare libero sfogo alle mie volontà senza che nessuno si permetta di dirmi cosa fare e non fare.
La conseguenza di tutto ciò è che, nonostante abbia il desiderio di avere qualcuno vicino, non riesco più a sopportare la presenza degli altri perchè "prevaricatori".
Banalità, quale vedersi superati come se si fosse trasparenti mentre controllavo una lastra cromatografica !
Ho pensato subito alle parole della canzone di Elisa, "Qualcosa che non c'è" :
E la velocità
I passi svelti della gente
La disattenzione
Le parole dette senza umiltà
Senza cuore
così
Solo per far rumore
Ancora una volta, mi sono domandato cosa ci sia di "sbagliato" in me, cosa non mi permette di essere felice e di esprimermi come desidero, senza blocchi psicologici, senza provare senso di inadeguatezza.
Vorrei tanto vedere solo il sole, non smettere di sognare ma è da un bel pezzo che non credo più a queste frottole !!!!
Vorrei gratificazione !!!!
Vorrei solo riavere vicino quelle poche persone, ma fidatissime; nessuno della mia famiglia se non mio fratello maggiore che, per ironia della sorte, è l'unico che ha vissuto poco in famiglia, in mia presenza.
Voglio rompere questo muro di silenzi e di solitudini che mi sto creando attorno, possibile solo che non riesca a trovare persone giuste che mi aiutino in tutto ciò?
Mi è stato detto che da soli non si va avanti; purtroppo è ciò che sto facendo da un mucchio di tempo a questa parte e la pentola a pressione non regge ormai più.
Tutto questo tempo a chiedermi Cos'è che non mi lascia in pace Tutti questi anni a chiedermi Se vado veramente bene Così Come sono Così Così un giorno Ho scritto sul quaderno Io farò sognare il mondo con la musica Non molto tempo Dopo quando mi bastava Fare un salto per Raggiungere la felicità E la verità è che Ho aspettato a lungo Qualcosa che non c'è Invece di guardare il sole sorgere Questo è sempre stato un modo Per fermare il tempo E la velocità I passi svelti della gente La disattenzione Le parole dette Senza umiltà Senza cuore così Solo per far rumore Ho aspettato a lungo Qualcosa che non c'è Invece di guardare Il sole sorgere E miracolosamente non Ho smesso di sognare E miracolosamente Non riesco a non sperare E se c'è un segreto E' fare tutto come Se vedessi solo il sole Un segreto è fare tutto Come se Fare tutto Come se Vedessi solo il sole Vedessi solo il sole Vedessi solo il sole E non Qualcosa che non c'è
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