lunedì 15 dicembre 2008

La paura del coraggio

La scorsa sera, immaginavo un incontro piacevole con una persona che ho conosciuto un anno fa.
Immaginavo una passeggiata, lungo la cinta muraria della città in cui lei vive.
Una conversazione molto rilassante, in cui si parlava di noi, dei nostri desideri, dei nostri sogni, dei nostri piaceri. In cui si ricordavano i tempi, seppur brevi, trascorsi assieme, rallegrandoci e facendo gli idioti mentre si ballava.

Una situazione reale. Qualcosa del genere accade.

In situazioni così, mi capita di vibrare fortemente nell'intimo e di trovarci qualcosa di "promettente".
Probabilmente, perchè percepisco di esser stato bravo, assieme a lei, nell'aver saputo creare una condizione emotiva travolgente.
Provando così tante emozioni, sento la spinta di conoscere più intimamente questa donna, entrare cioè in contatto emotivo, arrivando a condividere argomenti molto personali.

Anche questa è una situazione reale. Qualcosa del genere accade.

Immaginavo che le mie emozioni mi rapissero completamente, fino a farmi "volare", fantasticare su un possibile rapporto di coppia.
Provo sempre un benessere indescrivibile ed una gioia di altrettanta misura nel creare.
A questo punto ... mancherebbe solo "l'ufficialità" della relazione: un bacio.

Alla crescente intensità delle emozioni positive che provo e che la relazione sviluppa, parallelamente si fa avanti una "costante" nelle mie situazioni importanti: la paura.
Nonostante il fortissimo desiderio di baciare la donna al mio fianco, sarei capace di ritirarmi e procrastinare all'evento successivo. Probabilmente, al successivo ancora e così via.
Ad un certo punto, si insinua dentro di me il "meccanismo della certezza" che i sentimenti dell'altra persona debbano essere almeno identici ai miei.
Siano pienamente condivisi.
Pur percependo questa "capacità sentimentale", mi sentirei fortemente bloccato.
Avvertirei una grossissima paura di agire.
La serata finirebbe, ritorneremmo ognuno alle proprie case senza che io abbia "rischiato".

Se fosse stata lei a proporsi, non avrei avuto alcun dubbio: sarebbe stata la "dimostrazione". In questo modo, non avrei avuto nessun timore nel lasciarmi trascinare.

In situazioni così, devo sentirmi sentimentalmente protetto.
Prima di abbattere l'ultimissimo baluardo della mia difesa, devo essere sicuro sui sentimenti nei miei confronti.

Non riesco a baciare una donna "di colpo".
D'impulso.
C'è chi lo fa.
Ci prova, come dico io.
La sua filosofia potrebbe essere tentare non nuoce.
Per quanto riguarda me, tentare nuoce.
Eccome!
Il rifiuto mi imbarazzerebbe fino all'inverosimile.
E' una condizione generalizzabile a molte altre casistiche della mia vita.

Questa condizione l'ho vissuta, un anno e mezzo fa.
Ho domandato alla donna verso cui provavo una fortissima attrazione sentimentale se potevo baciarla.
Lei mi rispose: "Non devi chiedermelo, devi farlo e basta!"

Non ce la faccio a "farlo e basta".

Assertivo al 46%.

Nessun commento: